Nuovi input per la lotta alle antibiotico-resistenze

Quali saranno le priorità della Strategia nazionale contro le resistenze agli antibiotici (StAR) nei prossimi anni? L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) affronta la questione insieme a specialisti di svariate discipline. Gli input derivanti dal workshop confluiranno nel piano d’azione One Health 2024─2027.

Dall’inizio dell’attuazione della strategia StAR, nel 2016, l’impiego di antibiotici in Svizzera è migliorato e il loro consumo si è ulteriormente ridotto. L’uso di sostanze antimicrobiche nella medicina umana, in quella veterinaria e in agricoltura è sempre più razionale. Tuttavia, nel mondo si continua a osservare un crescente carico di malattia dovuto ad agenti patogeni resistenti. Questa cosiddetta «pandemia silenziosa» costituisce una sfida globale e richiede nuovi approcci strategici orientati al futuro e sostenibili.

Workshop con 70 specialisti

A metà giugno, l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV), l’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) e l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) hanno organizzato un workshop per discutere questi approcci con circa 70 rappresentanti dei settori medico, scientifico, economico e politico, nonché di altri diversi uffici federali. L’obiettivo dello scambio è stato quello di riflettere sulle priorità attuative della StAR nei prossimi anni. Il workshop era improntato al piano d’azione One Health 2024─2027, che definisce obiettivi e misure future nelle diverse aree d’intervento della strategia.  

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Anne Lévy, direttrice dell'UFSP (terza da destra), e il team di gestione del progetto StAR

Sfide a livello globale

La strategia StAR ha creato le premesse per affrontare il problema della resistenza antimicrobica in modo sistematico e trasversale. Il team del progetto StAR riunisce specialisti dei settori in cui gli antibiotici rivestono un ruolo importante: la medicina umana e quella veterinaria, l’agricoltura e l’ambiente. La strategia ha già riscosso i primi successi. Tuttavia, nel suo discorso di benvenuto, la direttrice dell’UFSP Anne Lévy ha sottolineato l’ampia portata delle sfide globali in termini di antibiotico-resistenze, affermando che anche la Svizzera ne è ancora toccata e che l’elaborazione del piano d’azione 2024─2027 mira a definire le priorità per i prossimi anni e a unire le forze.

Sono necessarie ulteriori misure

Malgrado il raggiungimento di importanti obiettivi, ci sono ancora ambiti in cui lavorare, come emerge anche dalla panoramica dell’attuale stato di attuazione della StAR. Le misure vincolanti e innovative del piano d’azione 2024–2027 tengono conto di questo aspetto. Gli orientamenti del piano si basano sulle esprienze acquisite, sulle raccomandazioni della comunità scientifica, sulle richieste degli interventi politici nonché sui risultati delle valutazioni delle precedenti fasi di attuazione.

L’approccio One Health al centro

Anche il piano d’azione pone l’accento sull’approccio One Health: la collaborazione tra i diversi settori promuove lo scambio di conoscenze e rafforza gli sforzi congiunti per combattere le resistenze agli antibiotici. Sebbene ogni ambito specifico abbia le proprie sfide e definisca misure idonee per affrontarle, lo scambio interdisciplinare mette in luce le interrelazioni tra medicina umana e veterinaria, agricoltura e ambiente.

Uno sguardo all’Austria

Un intervento prezioso al workshop è stato quello di Reinhild Strauss (ministero austriaco degli affari sociali, della salute, dell’assistenza e della protezione dei consumatori), che, parlando delle attuali sfide di antibiotico-resistenza per il suo paese, ha offerto l’opportunità di scambiare opinioni su parallelismi e differenze con la Svizzera.  

StAR Stakeholder Workshop

Il Consiglio federale decide sul piano d’azione

I numerosi e preziosi input emersi dalle discussioni di gruppo tra i partecipanti vengono ora integrati nella versione finale del piano d’azione. Il Consiglio federale adotterà il piano d’azione presumibilmente nella primavera del 2024. Anne Lévy, direttrice dell’UFSP, ha espresso l’auspicio che le misure definite nel piano d’azione in tutti i settori della strategia possano un giorno essere attuate in modo congiunto, efficace e lungimirante.

Ultima modifica 13.11.2023

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